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E questo è tutto.
Questo progetto si concentra sull’affascinante rapporto tra artificio e natura, esplorando luoghi in cui l’intervento umano si è dissolto nel tempo, lasciando spazio all’azione della natura. Mi dedico alla ricerca di cimiteri abbandonati o semi-abbandonati, luoghi in cui il senso dell'abbandono diventa palpabile e il passaggio del tempo si riflette nell’aspetto delle tombe, molte delle quali risalgono al 1900 o oltre. Questi cimiteri, ormai rari, offrono uno scenario in cui il confine tra memoria, storia e natura si sfuma, creando un’atmosfera unica che invita a riflettere sul concetto di impermanenza e sul legame tra morte e paesaggio naturale.
Il mio obiettivo a lungo termine è ampliare il progetto, investigando il culto dei morti in altre culture e paesi lontani dal nostro. Mi interessa osservare come il rapporto tra la morte e la natura venga percepito e rappresentato in contesti culturali diversi, scoprendo rituali, tradizioni e luoghi che svelano prospettive uniche sul modo in cui le diverse società dialogano con l’idea di perdita e memoria.